Per forma mentis, mi piace (ma anche a moltissimi colleghi) dimensionare tutto: dal qualitativo al quantitativo (con i limiti del caso).
La regola di oggi: più un errore è grave e minore è il tempo che passa tra sua generazione ed istante in cui ne accorge l’utente.
Corollario 1: l’utente di cui sopra è di un livello gerarchico direttamente proporzionale all’entità dell’errore
Corollario 2: Più un errore è grave è più tende a verificarsi verso l’orario di uscita.
[Variante 1: più un errore è grave è più tende a verificarsi durante il weekend.]
[Variante 2: Più è interessante la prospettivà di una serata non lavorativa e più è probabile che si verifichi un errore.]
Per ogni utente c’è almeno una possibilità di errore…
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[aggiungerei a tua frase in seguito ai puntini] … all’ora…
🙂
Daniele Vanoncini
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io questo post lo appendo in ufficio 🙂
I.
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hai a che fare con utenti o sei una utente?
Dan
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ho a che fare con utenti…
[sToCoNtinUaNdOaRiDeRe]
I.
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