Pieno rigoglire.
Foglie piene, dal verde intenso.
Erba cresciuta, tagliata, impacchettata, pronta a nutrire le mucche per l’inverno prossimo.
Mi sa che tutto questo ti passa sotto alle fronde senza emozionarti più di tanto. [ma magari mi sbaglio… vorrei capirti.]
Mi sembri impassibile in questa sequenza [anche se in ogni foto sei diverso]
![Il "Mio" Albero [20140507]](https://pensieridiretti.files.wordpress.com/2014/06/ilmioalbero-20140507.jpg?w=300&h=225)
Il “Mio” Albero [20140507]
![Il "Mio" Albero [20140513]](https://pensieridiretti.files.wordpress.com/2014/06/ilmioalbero-20140513.jpg?w=300&h=225)
Il “Mio” Albero [20140513]
![Il "Mio" Albero [20140516]](https://pensieridiretti.files.wordpress.com/2014/06/ilmioalbero-20140516.jpg?w=300&h=225)
Il “Mio” Albero [20140516]
![Il "Mio" Albero [20140520]](https://pensieridiretti.files.wordpress.com/2014/06/ilmioalbero-20140520.jpg?w=300&h=225)
Il “Mio” Albero [20140520]
![Il "Mio" Albero [20140521]](https://pensieridiretti.files.wordpress.com/2014/06/ilmioalbero-20140521.jpg?w=300&h=225)
Il “Mio” Albero [20140521]
![Il "Mio" Albero [20140527]](https://pensieridiretti.files.wordpress.com/2014/06/ilmioalbero-20140527.jpg?w=300&h=225)
Il “Mio” Albero [20140527]
![Il "Mio" Albero [20140529]](https://pensieridiretti.files.wordpress.com/2014/06/ilmioalbero-20140529.jpg?w=300&h=225)
Il “Mio” Albero [20140529]
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Te lo invidio un albero così..
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ma non è “mio”… 🙂
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17/06?
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Le foto del mese le pubblico in genere verso metà del mese successivo
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è un po’ come vedere una stella che muore: solo che mentre la vediamo è già morta.
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buon paragone.
Ti assicuro comunque che, ad oggi ore 8:30 circa Italiane, l’albero è vivo e vegeto (o per lo meno, se è stato sostituito con un cartonato questa mattina mi ha ingannato).
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Sono felice per lui: è per te… Ma anche per il mancato cartonato: che comunque dalla morte di un albero deriverebbe.
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Ottimo!
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Scusa se è una deformazione professionale: sai che Hegel nella Fenomenologia dello spirito faceva un esercizio simile, riguardo la costanza dell’oggetto?
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No, non lo sapevo. E a quali considerazioni arriva?
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che è la coscienza a dare la persistenza, cioè l’essere all’oggetto. Le percezioni rimandano solo il divenire.
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Cioè senza la mia (poca) coscienza quell’albero non esisterebbe?
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non è proprio così. Questa è la versione berkleyana dell’idealismo, non quella hegeliana.
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Mi sfugge il concetto e le differenze. Sorry
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si, la risposta era evasiva, ma il punto è davero difficile! In effetti per Berkeley esse est percipi: cioè l’unico essere che esiste è quello che viene percepito. Hegel non dice questo, ma dice solo che tutto l’essere viene “pensato”, cioè non ha senso parlare-nel tuo caso – di un albero in sé. Senza una coscienza, l’albero non “esiste”, nel senso che i dati sensoriali rimandano entità differenti – vedi le tue foto – e mai una unità. Chi midice che quella cosa che io vedo senza foglie sia la stessa di quella cosa con ottimi frutti? L’IO. L’identità delle cose la dà l’IO, le sensazioni i rimandano solo un caos di colori, forme, luci. L’io “Costituisce” l’oggetto, in ciò la teoria psicologica della Gestalt ha recuperato Hegel.
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Mmmmhhhh, grazie per la spiegazione. L’io dice a me che quelle distinte immagini sono dello stesso oggetto ma lui, l’albero per me lo sa da sé di esistere 🙂
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no, l’albero non ha autocoscienza; Also sprach Hegel!
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Sicura?
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E se avessi fotografato una cosa o una persona sarebbero tre casi diversi?
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Una cosa si. Con una persona diventa tutto terribilmente più complicato, perché il passaggio dalla coscienza all’autocoscienza avviene solo attraverso il riconoscimento di un’altra persona. La celebre – ma spesso non compresa – dialettica servo/padrone. Guarda che Hegel è il mio amore, quindi ti tormento.
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E se avessi fotografato un animale (che nello specchio, prendendo ad esempio il caso di un cane, si riconosce e non si abbaia contro)?
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Bellissimo albero 🌳🌳
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Grazie mille (e benvenuta)!
Daniele Vanoncini
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