Stephen William Hawking (Oxford, 8 gennaio 1942 – Cambridge, 14 marzo 2018): quasi tutti lo hanno ricordato per i tuoi studi, libri e risultati nel campo della cosmologia quantistica, fisica teorica, matematica, astrofisica.
Per le sue teorie sui buchi neri, la loro termodinamica e relativa “radiazione di Hawking”, sull’origine senza confini dell’Universo, sui multiversi, sulla formazione ed evoluzione delle galassie e l’inflazione comica.
Per i suoi libri divulgativi su tali tempi e sul tempo (tra cui: Da big bang ai buchi neri – Piccola storia del tempo – La natura dello spazio e del tempo – Dove il tempo si ferma. La nuova teoria sui buchi neri – La grande storia del tempo), la sua origine, la sua essenza.
Temi che mi fanno pensare.
Io – oggi, in ritardo – voglio ricordarlo per la sua incredibile ironia, sintetizzata nella prima frase di questo trafiletto, tratta dal “Corriere della sera” del 15/03/2018.
Cosa aggiungere? Nulla, mi mancherà (anche se da oggi potrà guardare le stelle – invece che i piedi, cosa che lui non ha mai fatto – molto più da vicino).
RIP
È stato un grande uomo..indimenticabile
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Che la terra li sia lieve …Era un mito …Grazie di cuore per l’iscrizione al mio blog . Buona serata .
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Quasi nessuno conosceva Stephen, solo gli addetti ai lavori, gli appassionati di scienza e una topina di biblioteca come me che lo scovò tantissimi anni fa. Se non fosse stato per il fil ” La teoria del tutto” sarebve rimasto un perfetto sconosciuto. Anni fa provavo a parlarne a molti di quel libro, dal big bang ai buchi neri, ma nessuno sapeva e nessuno capiva. Ora lo osannano perchè solo Hollywood ha saputo tirarlo fuori dall’ambiente in cui viveva. Peccato che l’abbiano scoperto troppo tardi.
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