Sono come una singola goccia d’acqua.
Preso singolarmente ho solo un parziale significato,
una parziale identità,
un parziale punto di vista e comprensione.
Un limitato significato,
una limitata identità,
un limitato punto di vista e comprensione
ed un limitato potenziale ed arbitrio (cerebrale, conoscitivo, etico, umano).
Questa percezione di goccia d’acqua da considerare singolarmente da cosa deriva? Dal fatto che osservo dal mio punto di vista – da me ed il mio ego – che è parziale, distorto e crea illusioni.
E’ quindi una percezione falsa, fuorviante? Sì.
Sono come una singola goccia d’acqua di un immenso oceano cosmico, fisicamente e spiritualmente illimitato.
Sono parte di esso. [Ed è rasserenante rendersene conto.] Non sono separabile, concepibile come entità separata.
Non c’è, non c’è mai stata, separazione tra la mia goccia e l’Oceano e, contemporaneamente questa appartenenza non implica che io non sia goccia. Non c’è conflitto, non c’è dualisimo.
La mia vera essenza può trovare pienezza solo nella massa d’acqua considerata nella sua interezza.
Con il suo movimento, la sua corrente, il suo fluire.
Con il suo divenire, tempo, nascita e morte comprese.
Dove mi porterà?